“Maria imita il suo Figlio unico, Cristo Gesù”
nella C.A. “Munificentissimus Deus” papa Pio XII, mette in particolare evidenza che oggetto della festa non era unicamente il fatto che le spoglie mortali della beata Vergine Maria fossero state preservate dalla corruzione, ma anche il suo trionfo sulla morte e la sua celeste glorificazione perchè la madre ricopiasse il modello, imitasse cioè il suo Figlio unico, Cristo Gesù.
… Un altro scrittore antico afferma:Cristo, nostro salvatore e Dio, donatore della vita e dell’immortalità, fu lui a restituire la vita alla madre. Fu lui a rendere colei che l’aveva generato, uguale a se stesso nell’incorruttibilità del corpo, e per sempre. fu lui a risuscitarla dalla morte e ad accoglierla accanto a sè, attraverso una via che a lui solo è nota.
In tal modo l’augusta Madre di Dio, arcanamente unita a Gesù Cristo fin dall’eternità “con uno stesso decreto” di predestinazione, immacolata nella sua concezione, vergine illibata nella sua divina maternità, generosa compagna del divino Redentore, vittorioso sul peccato e sulla morte, alla fine ottenne di coronare le sue grandezze, superando la corruzione del sepolcro. Vinse la morte, come già il suo Figlio, e fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo, dove risplende Regina alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli.