PAOLO BORSELLINO
AGOSTINO CATALANO
WALTER COSINA
EMANUELA LOI
VINCENZO LI MULI
CLAUDIO TRAINA
«SE LA GIOVENTU’ LE NEGHERA’ IL CONSENSO, SE UN NUMERO CRESCENTE DI SICILIANI LA CONSIDERERANNO NEMICA, LA ONNIPOTENTE MISTERIOSA MAFIA SPARIRA’ COME UN INCUBO.»
“1992. A Palermo, in via D’Amelio, un’autobomba uccide il magistrato Paolo Borsellino, gli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina.
Borsellino aveva fatto parte del pool antimafia, era stato procuratore presso il Tribunale di Marsala, aveva denunciato lo smantelllamento del pool antimafia ed era ritornato a lavorare presso il Tribunale di palermo. Dopo la morte di falcone era stato fatto il suo nome per la carica di procuratore nazionale antimafia. Condannati come esecutori e come mandanti uomini e capi di Cosa nostra; resta il problema , comune alle altre stragi, dell’individuazione dei mandanti esterni” tratto da – l’agenda dell’antimafia 2011- Centro di documentazione “Giuseppe Impastato”- Palermo – di girolamo