martedì 19 aprile 2011 alle ore 10.00 nella sala Visconti
Per l’anniversario della sua costituzione l’Osservatorio Minori “Lucia Natoli” assieme all’Istituto “A.M.Jaci” celebra
«la giornata del dialogo e dell’ascolto»
incontro tra studenti, istituzioni, docenti per dare l’esempio, per nutrire speranza
sui temi e i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
USCIRE DAL SILENZIO
proiezione del documentario
a picciridda
dalla storia di Rita Atria la giovanissima testimone di Giustizia che collaborava con Paolo Borsellino
Martedì 29 Dicembre 2009 alle ore 12.00, con una semplice cerimonia, preceduta da una breve commemorazione caratterizzata da qualificati e partecipati interventi, è stata scoperta la Targa che titola, il Centro di Prima Accoglienza, alla memoria della Dott.ssa “Rosaria Lucia Natoli“.
Introdotto dalla direttrice dell’Ufficio di Servizio Sociale dott.ssa Maria Palella, è intervenuto il dirigente Centro Giustizia Minorile Sicilia dott. Michele Di Martino, che ha reso omaggio alla splendida figura di “Lucia“, che ha saputo trasfondere nel suo difficile lavoro oltre la notevole competenza professionale le sue grandi doti di umanità.
La stessa Direttrice Palella ha poi letto, non senza emozione, la lettera indirizzata agli astanti, dalla figlia Valeria. “Un quadro di vita familiare ove ogni componente: figlia Valeria, mamma Lucia e papà Matteo hanno saputo mettere insieme la ricchezza delle loro conoscenze (papà sindacalista, la mamma al ‘Ministero, “formavano una coppia complementare, piena di fiducia e lealtà”), per un libero e approfondito dialogo senza sdolcinature e compromessi. E’ dura la vita, in questa Messina che sembra una Sfinge, per chi vuol dare il suo contributo alla crescita di questa città e invece vede sempre più restringersi gli spazi di democratico confronto. Ma la fierezza, tipico attributo delle donne siciliane e messinesi in particolare, prende il sopravvento. E con una ‘Proposizione condivisa da tutta la famiglia, si decide di continuare lungo il sentiero difficile del riscatto di questa amata terra.
Presenti alla cerimonia le due sorelle, un nipote ed il fratello prof.re Salvatore Natoli, che ha tratteggiato la figura della sorella Lucia, rivelando l’intreccio molto stretto tra la sua vita familiare e la vita professionale, coniando così quel termine di circolarità tra la vita e il lavoro, che abbiamo voluto evidenziare nel titolo. Lucia Natoli era impegnata in tantissimi campi; dalla sociologia alla psicologia: operatrice, scrittrice, volontaria… “Ma tutto ciò che faceva nella vita professionale diventava un arricchimento personale”.
Commovente il ricordo di una sua cara amica ginecologa con la quale ha condiviso tanta parte della sua vita e tanti progetti comuni, dal primo consultorio a Santa Lucia sopra Contesse alla scrittura di libri… Molto bella la poesia dedicatale -“Parlarsi oltre la vita” che termina con parole di fiducia.
Un omaggio visivo-Filmato di un convegno sulla giustizia minorile- è stato fatto dall’avv. Centorrino ai familiari presenti.
E’ seguita così la parte finale, quando nell’atrio d’ingresso, il Dott. Di Martino ha svelato la Targa posta all’ingresso del CPA. Si tratta di locali ristrutturati formanti un piccolo ma completo appartamento, sobrio e allo stesso tempo colorato, capace di accogliere adeguatamente i minori, così come lo vuole preannunciare e testimoniare il nome inciso nella targa quello della dott.ssa “Rosaria Lucia Natoli”.
Molto sentito il senso di appartenenza al territorio e l’idea vincente di una Rete di Servizi Territoriali. Da questo convincimento nasce la sua partecipazione, nel territorio emarginato del VILLAGGIO ALDISIO, al G.O.Z.. Gruppo Operativo di Zona (progetto “Comunità e Diritti”).
E’ stato un gesto esemplare condiviso da tutte le componenti giudiziarie , sociali e del volontariato, un intervento riuscito che merita il plauso per le Istituzioni che se sono fatte carico.
Cosa sono i CENTRI di PRIMA ACCOGLIENZA (CPA)
I Centri di Prima Accoglienza (CPA) ospitano i minorenni in stato di arresto, fermo o accompagnamento fino all’udienza di convalida che deve aver luogo entro 96 ore dall’arresto fermo o accompagnamento, assicurando la custodia dei minorenni pur non essendo strutture di tipo carcerario.
L’équipe del Servizio predispone una prima relazione informativa sulla situazione psicologica e sociale del minorenne e sulle risorse disponibili sul territorio per quel caso con l’obiettivo di fornire all’Autorità giudiziaria competente, tutti gli elementi utili ad individuare, in caso di applicazione di misura cautelare, quella più idonea alla personalità del minorenne.