
martedì 12 aprile 2011 Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea-
la dott.ssa Angela Pipitò – (Respondabile U.O. Attività e Beni culturali) ha presentato la relazione dell’
arch. Carmelo Celona
«La città risorta e i falsari della memoria»
Messina dopo il 1908.
Gino Coppedè e i suoi Epigoni

“Per quanto debole se comparato a quanto si realizzò altrove.
in quel contesto storico, l’eclettismo messinese
rappresenta la radice del nostro passato recente.
Non possiamo cancellare anche questo passato.”
Il valore attuale dell’Eclettismo Messinese
I
l pregevole excursus dell’architetto Celona, ha delineato in modo significativo la figura di Coppedè e il suo legame con Messina.
Dopo averci parlato sul “segno” dell’architettura a Palermo e Catania. Ci ha introdotti in questo universo dell’attività di Coppedè a Torino a Roma e a Messina. Il suo stile è unico tanto che si può parlare di “L’unicità del segno di Coppedè a Messina”
1) Forma imposta dai vincoli sismici – 2) L’anacronismo tecnologico – 3) I modelli vernacolari – 4) L’architettura epidermica
«SI TRATTA DI UN GENUINO CONTRIBUTO DI AMORE VERSO LA NOSTRA CITTA’ »
Buona visione del filmato, con i suoi interessanti passaggi, difficili da condensare in poche battute.