150° UNITA’ d’ITALIA
AUGURI
A TUTTI GLI ITALIANI
Augurio dell’Italia futura
«quando i sogni possono alleviare, almeno per qualche istante, il doloroso senso delle comuni miserie, e aprir l’animo stanco a liete e generose speranze, non credo sia illecito sognare.
… E qual più bello spettacolo può affacciarsi alla mente di un Italiano, che la sua patria una, forte, potente devota a dio, concorde e tranquilla in se medesima, rispettata e ammirata dai popoli?
… Io m’immagino la mia bella patria una di lingua, di lettere, di religione, di genio nazionale, di pensiero scientifico, di costume cittadino, di accordo pubblico e privato fra i vari stati e gli abitanti, che la compongono.Vincenzo Gioberti»
«Il grido “Ho fame”, “Non ho casa”, “Sono nudo”, ha sempre attraversato la terra e turbato il cuore dei ricchi; ma era l’emozione necessaria per dare sfondo alla loro festa. Quando uno di loro apriva la porta e si faceva coraggio a chiedere “Chi è?”, la voce si spegneva. Ora sappiamo chi è, quante calorie occorre mandare in questa direzione e come si producono. E sappiamo come produrle: “Se Dio s’interessa a vestire così l’erba del campo che oggi è in fiore e domani sarà gettata nel fuoco, tanto più vestirà voi, gente di poca fede!” Si, non tenere nelle tue mani le calorie di un cinese e non berti in un aperitivo le proteine di un ragazzo di Calcutta o di uno “sciuscia” di Napoli, e vedrai che il discorso della Provvidenza torna perfettamente». Arturo Paoli (Un incontro difficile)
Il processo di unificazione avvenuto in Italia nel corso del XIX secolo e passato alla storia con il nome di Risorgimento, costituì il naturale sbocco di uno sviluppo identitario nazionale iniziato molto tempo prima. In effetti, la nazione italiana, come comunità di persone unite dalla lingua, dalla cultura, dai sentimenti di una medesima appartenenza, seppure nella pluralità di comunità politiche articolate sulla penisola, comincia a formarsi nell’età medievale. Benedetto XVI al Presidente Napolitano