Salone degli Specchi- Sede della Provincia di Messina – 25 Ottobre 2010
Nella presentazione, il dott. Dino Di Leo (Presidente di Lega ambiente dei Peloritani), porge il proprio benvenuto ai relatori, al qualificato pubblico e alle presenze istituzional dell’arch. Salvatore Scuto (Sovrintendente ai BB. CC e AA. della provincia di Messina), del dott. Pippo Previti (Presidente del Consiglio Comunale) e dell’arch. Mimmo Fontana (Presidente Regionale di Legambiente Sicilia), al cui intervento è stata demandata la conclusione dei lavori.
«Superiore ad ogni aspettativa! L’avevamo previsto nel Blog di presentazione dell’evento. Ma rivivere i luoghi del nostro essere messinesi, attraverso il coinvolgente racconto dell’ing. Enzo Colavecchio (Circolo Lega Ambiente dei Peloritani), la dettagliatissima documentazione storica, intrecciata ad un cruda analisi del presente, dell’arch. Nino Principato (Storico della messinesità e la filosofica rappresentazione tematica del cammino architettonico di Messina (in particolare Coppedè) del prof.re arch. Carmelo Celona, ci ha offerto un indicibile emozione. Purtroppo le emozioni non posso trasmettervele, in compenso faccio un racconto foto_copia delle slides, limitate però a Colavecchio e Principato, per esaurimento tecnico della …batteria.»
Il racconto dell’ing. Enzo Colavecchio si snoda attraverso l’impegno personale e comunitario non solo di Legambiente ma anche dei tanti giovani venuti a Messina, nel 2007, per una campagna a favore del Monastero di S. Filippo il Grande. Storia, volontariato, fede e cultura. Cinque anni dedicati a questo grande Monumento attualmente dimenticato e vandalizzato.
Recuperando un certo ordine: 2001 La badiazza – 2002 Santa Maria di Mili – 2003 Rocca Guelfonia – 2004 Real cittadella – 2005 Monastero S. Filippo il Grande – 2006 S. Placido calonerò – 2007 Monastero S. Filippo il Grande – 2008 L’impronta di Coppedè
L’arch. Nino Principato, “interpreta” le prime cinque con la consueta efficace partecipazione in un alternarsi di storia, anedotti e … malefatte. Prezioso far rivivere un Monumento che non c’è più: Rocca Guelfonia. Maestosa si ergeva dove oggi impera il Sacrario di Cristo Re. Le inconcludenti opere di restauro alla Badiazza, intonacati i massicci muri portanti. la storia dei tre occhi, del capitello e tanto altro ancora. L’arch Celona, ci ha edotti sull’artista Coppedè unico nel suo genere.