“ …Qualche cenno… dal futuro!
Ma, oltre a modernizzare, occorreva anche risparmiare… Ed ecco che il Ministro dei Trasporti (P.S.I.) del Governo Craxi, Claudio Signorile, decideva di far redigere un elenco di “linee non comprese nella rete di interesse generale”, [“decreto Signorile” (legge finanziaria del 1985 da 90.000 miliardi di lire]assolutamente improduttive (secondo lui) e di cui sarebbe dovuta avvenire la chiusura. Molti tronchi ferroviari sparsi su tutto il territorio nazionale, soprannominati “rami secchi”, vanno così incontro alla triste sorte della soppressione, anche se il caso dell’Airasca-Saluzzo si distingue dagli altri per l’assurdità di una chiusura immediatamente successiva al completo rinnovo dell’armamento, con uno spreco di circa 10 miliardi di lire.” (sic!-Niente di nuovo sotto il Sole).
Ritorniamo ad oggi.
Venerdì 26 marzo 2010 – ore 16.00 – nella Chiesa S. Maria Alemanna – Messina si è svolta:
“Pendolaria”
L’interessante manifestazione organizzata da Legambiente dei Peloritani. avente come tema: “La situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Sicilia e dei servizi di attraversamento dello Stretto.”
Molti e qualificati gli interventi. Ha iniziatoSalvatore Granata (Direttore di Legambiente Sicilia), il quale ha riferito dell’emergere di tante buone volontà, portando come esempio quella del Sindaco del Comune Brolo, versante tirrenico, presente in sala, a gestire eventualmente una stazione ferroviaria a Brolo. I partecipanti, a questo punto, hanno seguito con estrema attenzione le slides Pendolaria Sicilia arricchite dal commento del suo autore Gabriele Nanni dell’ufficio trasporti di Legambiente Nazionale. Le conclusioni sono state tratte da Vittorio Cogliati Dezza Presidente Legambiente Nazionale.
Altri interventi, contigentati. (Areo in partenza da Fontanarossa): – Mimmo Fontana – Domenico Gattuso – Stefano Crollo – Ignazio Coniglio – Franco Spanò – Luigi Sturniolo – Antonino Fazio – Pietro Interdonato – Salvatore Chiofalo.
Per Legambiente Peloritani, presenti: Alessia Pace (segretaria), Enzo Colavecchio (direttivo) e soci come Giovanni D’Arrigo, Aldo Crimi. ecc.