Si! Il nostro non è un impegno dell’ultima ora – Era di Venerdì, il mio giorno Libero – senza indecisione decido di andare.
Non sono mai stato a Locri. Stampo il percorso e una piantina della città e vado. Qualcuno aveva parlato di ‘regolamenti, ma la voce ferma del Vescovo Giancarlo Maria Bregantini, aveva fatto pulizia ristabilendo la verità sulla limpida figura del Prof. Franco Fortugno.
Poi c’erano i ragazzi che avevano preparato la manifestazione, giovani dell’età dei miei allievi a cui tante volte avevo parlato di legalità, non potevo non esserci. Ed eccomi qui! Quanta gente, tante persone, giovani studenti di tutti gli ordini e grado, di Locri, di Reggio, di Cosenza, di Catanzaro e di Napoli. C’era anche lo stendardo della città di Firenze con il suo araldo. Dopo il lunghissimo corteo, che si è fermato sul luogo del delitto un piccolo tratto coperto chiuso da un cancello di ferro.
Erano presenti ed hanno dato il loro contributo i due Sindaci donna, Catizone (Cosenza) e Jervolino(Napoli). Ha parlato con lo stesso spirito combattivo anche Don Ciotti (presidente di Libera). Ma quello che mi ha dato più forza, ricordandomi ( NISCEMI 1997), sono state le Parole pronunziate dai ragazzi dal palco. Facevano venire i brividi, tanto efficaci e pulite erano le richieste di moralità di solidarietà e condivisione, che esprimevano con un linguaggio semplice e diretto. Mentre mi avviavo verso il ritorno a casa pensavo: ecco uno di quei momenti che si ricorderanno per sempre.
Non mi sono stupito che ci fossero pochi messinesi, avendone salutato solo uno. (D.C.)