Dalla terrazza di Montalto, nella splendida cornice dello Stretto di Messina, la Comunità di Sant’Egidio con i Giovani per la Pace ha “arricchito” la Comunità Messinese, che ancora crede nella solidarietà e libertà di tutto l’uomo, di un grande momento religioso e culturale .
I partecipanti: giovani, bimbi, anziani, famiglie, operatori di volontariato… hanno ascoltato nel discorso introduttivo… « “Credo che non si possa rimanere degli osservatori indifferenti di fronte all’affermarsi di una cultura che prende sempre più la fisionomia dell’ideologia razzista”…»;
Il riporto delle affermazioni sulla Shoah di Andrea Riccardi, durante l’incontro internazionale sulla Pace tenutosi qualche giorno fà ad Auschwitz, definito “ABISSO DI DOLORE IMPENSABILE e INCONCEPIBILE“.;
La testimonianza di Assad, marocchino messinese, con la sua roca voce con grande fatica e dignità ci racconta che dal lontano 1992 vive in questa città, piena di molte ombre e poche flebili luci, grazie alla solidarietà di qualche Buon Samaritano, che lo accompagna nella via Crucis del lavoro in nero, dei magri introiti a volte nemmeno percepiti.
Si sta bene sulla terrazza, qualcuno ha anche dei brividi di freddo, quello stupendo scenario naturale fa da sfondo adesso ad una giovane donna che legge la “Lettera aperta dei Giovani per la Pace” indirizzata e fatta pervenire alla Presidenza della Regione, dove si ribadisce con forza che «I giovani siciliani vogliono una Sicilia accogliente e solidale in continuità con le nostre più belle tradizioni”.
La lettura del Vangelo, la richiesta di perdono, i salmi e i canti hanno intessuto questo momento particolare di preghiera e testimonianza. La luce delle fiaccole, le voci dei bimbi, l’accoglienza fraterna degli operatori, Lia, Carmelo, Giusy … hanno permesso di condividere le parole conclusive dell’intervento finale di commiato. “Il popolo degli esclusi non è un pericolo per il mondo del benessere, ma, è l’occasione per riparare agli atavici errori dovuti all’egoismo dei Popoli – certi e convinti che nessun Popolo può vivere da solo – e tutti i Popoli sono chiamati ad essere l’unico Popolo di Dio”