«Guai a me, se non annuncio il vangelo»
A margine del Convegno Ecumenico Nazionale di Siracusa
di Riccardo Burigana
Alla luce di questo perentorio richiamo paolino i cristiani italiani si sono incontrati a Siracusa (7-8 maggio 2009) per il IV Convegno Ecumenico Nazionale con il quale si è voluto riaffermare la scelta irreversibile delle Chiese a favore del cammino ecumenico e l’impegno di tutti i cristiani nella ricerca di momenti e luoghi nei quali testimoniare tutti insieme la gioia di Cristo, morto e risorto per la salvezza di ogni uomo e di ogni donna, di tutta la creazione.
Sono stati due giorni molto intensi, che hanno visto anche un’attiva partecipazione della Chiesa locale a un confronto, che si è venuto arricchendo con una serie di interventi, dalle parole introduttive di mons. Vicenzo Paglia e del pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, alle relazioni di mons. Mariano Crociata sulla scelta della Chiesa Cattolica a favore del dialogo ecumenico e di una rinnovata azione dei cristiani nella società, all’intenso lavoro dei cinque gruppi di studio tematici fino alla preghiera conclusiva, presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.
Proprio per il rilievo che ha assunto questo convegno nel panorama tanto articolato e vivace del dialogo ecumenico in Italia mons. Paglia ha tracciato l’orizzonte dove collocare il convegno, soprattutto nella prospettiva della celebrazione dell’anno paolino, che Benedetto XVI ha voluto fin dal suo annuncio che fosse una tappa fondamentale nel cammino ecumenico con la riscoperta delle ricchezze teologiche e spirituali dell’apostolo e delle tradizioni che a lui si richiamo, per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa.