Venerdì 6 marzo 2015 – ore 16.00 presso la sala teatro del “Granata” ad Agrigento, sede della Fondazione Mondoaltro, si terrà il terzo incontro del ciclo formativo annuale che il Centro per la Carità offre alle Caritas parrocchiali ed ai volontari come occasione di crescita nella fede, nel servizio e nella comunione ecclesiale, nonché esperienza di condivisione di risorse e criticità che ogni giorno si incontrano nel servizio alla carità.
La disabilità “periferica”
A volte è difficile guardare in faccia la sofferenza e la debolezza, umanamente provoca sdegno e, forse per esorcizzarla, tutti tediamo a scappare. L’atteggiamento giusto invece è quello del buon ladrone che, dopo una vita alquanto turbolenta, riconosce Dio proprio in quel Cristo sfigurato, sofferente e quindi “disabile”.
Interverranno:
Daniela Cipolla, catechista e mamma di un bambino autistico;
Valentina Capitano, Associazione “L’Arca” di Cammarata;
Giuseppe Manzella, referente settore disabili della Diocesi di Caltanissetta e padre di un bambino sordo.
Modera l’incontro Matteo Corbo, referente settore diversabilità della Caritas diocesana di Agrigento.
Montenegro: il Cardinale della carità
Montenegro Cardinale “Quella cardinalizia è certamente una dignità, ma non è onorifica. Lo dice già il nome – cardinale – che evoca il cardine; dunque non qualcosa di accessorio, di decorativo, che faccia pensare a una onorificenza, ma un perno, un punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunità. Voi siete cardini e siete incardinati nella Chiesa di Roma, che «presiede alla comunione universale della carità”.
Con queste parole il Santo Padre ha accolto i nuovi cardinali, tra i quali anche il nostro arcivescovo mons. Francesco Montenegro, dopo la loro creazione: 20 nuovi “principi” della Chiesa ai quali Papa Francesco ha chiesto di esercitare e vivere nella carità questo nuovo percorso della loro vita.
Leggi lo speciale del Settimanale “L’Amico del Popolo”.
Rapporto sulla crisi di Caritas Europa
In Europa 123 milioni di persone (24,5% della popolazione), 1 su 4, sono a rischio povertà. È questo il quadro drammatico dato dal terzo rapporto di monitoraggio dell’impatto della crisi economica nei sette “paesi deboli” dell’Unione Europea (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania, Cipro), curato da Caritas Europa.
Leggi la notizia e scarica il rapporto completo.