Il BLOG pochi giorni fa, ha ricordato la splendida figura di uomo e sacerdote di Don Pino Puglisi, il Parroco che non “si inchinava”.
“Oggi vogliamo dedicare questo POST a chi senza clamori “inchina” la propria vita per curare i più deboli ed indifesi e trarre dalla sua prematura morte una riflessione sulle imperscrutabili vie per arrivare alla santità.”
A renderlo noto è stato Mattia operatore tecnico di MSF.
Mattia arriva dalla provincia di Vicenza e da anni lavora come operatore tecnico per Medici Senza Frontiere. A partire dal 2006 ha affrontato alcuni dei contesti più impegnativi, sempre con la lucidità necessaria al suo ruolo organizzativo: prima gli sbarchi dei migranti in Sicilia, poi la malnutrizione e le carestie in varie zone dell’Africa (Repubblica Democratica del Congo, Guinea Conakry, Niger). Nel 2010, quando Haiti è squassata dal terremoto, Mattia è sul posto per coordinare gli aiuti. E poi ancora in India, per combattere il contagio da Kala Azar e in Sud Sudan, per assistere i rifugiati. Ora Mattia è in Niger, dove lavora nel programma REFRESH per ripristinare 135 pozzi contaminati.
“Non importa quanto sia dura la situazione che ti trovi ad affrontare, c’è sempre qualcosa che puoi fare per renderla migliore. È questo che mi ha spinto a entrare in MSF ed è questo che mi spinge a continuare, progetto dopo progetto. Metto le mie conoscenze e la mia energia a disposizione di chi non ha più nulla in cui sperare. Con Medici Senza Frontiere sento di essere sempre dove serve, quando serve.”