lunedì 24 febbraio – Teatro Cristo Re – ore 10.30 – Teatro pieno di giovani studenti del Liceo Classico La Farina. Sul tavolo spiccano i cartoncini con i i nomi della dirigente dott.ssa Giuseppina Prestipino, delle Docenti Patrizia Danzè e Nelly Settetrombe – (coordinatrici del progetto sull’Immigrazione e l’Emigrazione) e di un semplice Don … Don Franco Montenegro – Arcivescovo di Agrigento (Stadio Esseneto 17/maggio/2008).
Dopo una breve attesa, dovuta alla affabilità di Don Franco, che saluta uno per uno gli amici venuti a trovarlo, e alla preliminare intervista del gruppo studenti con annessa foto di gruppo, si inizia con le presentazioni. I saluti ospitali sono della prof.ssa Settetrombe, poi la prof.ssa Danzè, con incisività esplica il progetto completo, con i suoi protagonisti, le sue funzioni e le sue finalità. Siamo così giunti al momento centrale della “relazione”.
Avuta la parola, Don Franco, inizia il suo “dire“. Per molti ascoltatori si tratta di seguire con la mente ed il cuore un inedito percorso. Fedele al suo stile, illuminato dalla luce del Vangelo, Don Franco comunica, con linguaggio semplice ed efficace i dati reali , traendoli dai Dossier internazionali e nazionali, riguardanti l’universo dell’immigrazione. Questi dati reali confliggono totalmente, con l’idea comune di un Occidente e di un’Italia in particolare, nazione buona ed accogliente. Ascoltare, le drammatiche sequenze dei viaggi per la vita di intere generazioni, in maggioranza giovani e donne, che sfidano il destino per assicurarsi un futuro degno di essere vissuto, mette in crisi le nostre certezze. I dati snocciolati sulla ricchezza, in poche mani, e la povertà diffusa su miliardi di persone, gelano le nostre pulsioni di circoscrivere il fenomeno agli “altri”. No dice, con la sua soave fermezza, il problema riguarda ciascuno di noi, nella sua interezza di persona umana, civile e spirituale.
Al termine dell’intervento, si percepiva, che la “comunicazione” era stata efficace, provocando in più persone, un’intensa commozione. La prima a renderla esplicita è stata proprio la Preside Prestipino che ha corroborato questo cambiamento emotivo, arricchendolo con il racconto di un episodio personale. Dopo le domande dei ragazzi, una breve perfomance del gruppo teatrale ha concluso l’incontro con Don Franco. «Egli da Pastore, dissoda il terreno, ne spiana le zolle, per piantare qualche seme di umanità, solidarietà e di vera conoscenza delle tematiche riguardanti i nostri fratelli immigrati.»
Numerose le autorità presenti: ex Presidi, ex Docenti, Sacerdoti, Operatori del volontariato, Amici. Per ciascuno di essi vale la figura del Diacono Santino Tornesi, (Direttore Ufficio Migrantes), che abbiamo rivisto con gioia.