La grande causa della pace tra i popoli ha bisogno di tutte le energie di pace presenti nel cuore dell’uomo – per questo PAOLO VI, poco prima della morte (agosto 1978), per liberare e ben indirizzare tali forze – ad «educarle» volle fosse dedicata la Giornata mondiale 1979
1/1/1979 «Per giungere alla pace, educare alla pace»
E’ stato proprio Papa Paolo VI, convinto che la pace è opera di tutti, a lanciare nel 1967 l’idea di una “Giornata mondiale della Pace”! Egli che durante tutto il corso del suo pontificato, camminò sui sentieri difficili della pace. Egli condivideva le vostre angosce, quando essa era minacciata; soffriva con coloro che erano travolti dalle sventure della guerra; incoraggiava tutti gli sforzi per ristabilire la pace; conservava in tutte le circostanze la speranza, con energia indomabile. (GiovanniPaoloII Messaggio 8/12/1978 per la XII Giornata mondiale della Pace 1979).
Ci siamo educati alla pace? Siamo, ogni giorno, operatori di pace, nelle piccole e grandi azioni quotidiane?
“Si fa la guerra affermando di avere in cuore la pace. In nome del proprio sogno si contrasta il sogno dell’altro e non gli si fa posto. Il conflitto è contrabbandato come il prezzo inevitabile da pagare per la quiete e l’ordine, spesso identificati con la vittoria e la tranquillità del più forte. E il sangue di Abele continua a gridare dai solchi della terra (cf. gen 4,10). «Così l’uccisione del fratello, fin dagli albori della storia – ci fa notare GPII nell’Evamngelium vitae-, è la triste testimonianza di come il male progredisca con rapidità impressionante: alla rivolta dell’uomo contro Dio nel paradiso terrestre si accompagna la lotta mortale dell’uomo contro l’uomo»(EVi 8[EV 14/2191].”
Il digiuno materiale e spirituale ci è richiesto per fortificare la nostra capacità di porre al primo posto il bene comune della Pace in ogni luogo ed in ogni circostanza. Proviamoci !
Piazza San Pietro – ore 20 – Parte del discorso di Papa Francesco – ripreso da RAI 1