Il cambiamento è in atto! E’ un processo lungo, ma i giovani studenti messinesi si stanno riappropriando del gusto della partecipazione. Prima la manifestazione del 21 marzo, ed ora quella per ricordare Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978.
“Peppino uno di noi“, è un giovane che ha interpretato la sua vita in funzione della realizzazione dei comuni valori sociali ed umani. Non è arretrato davanti alle difficoltà ed è stato privato della sua vita mentre inseguiva il suo grande sogno. Dotato di grande sensibilità sociale, di maturità democratica e di un grande amore per la sua terra. Lui, figlio di un mafioso, con straordinario coraggio, è stato capace di opporsi allo strapotere di “Tano seduto”. Lo ha fatto utilizzando l’arma micidiale della satira. I suoi suggestivi e surreali racconti proclamati da Radio Aut, hanno saputo svelare molte più cose sui rapporti e sulla mentalità mafiosa, di celebrate Commissioni Antimafia .
Una manifestazione semplice e composta, con pochi ma incisivi slogan, potremmo quindi dire che: «è la presenza che fa la differenza». Striscioni indicavano la presenza dell’Istituto Nautico e dei vari Licei: Maurolico, Bisazza Archimede oltre ai giovani del Centro Impastato di Brolo. Erano presenti anche i lavoratori del Birrificio Messina, per testimoniare il loro disagio e la loro preoccupazione.
Diversi articoli sono stati scritti per tutti segnalo quello di un vero “Docente Educatore” che ha tratteggiato insieme la figura di Aldo Moro e quella di Peppino Impastato.
Ricordiamo anche le “formelle” poste nella via a lui Titolata a Bordonaro
LINK a “MUNNIZZA“-Il nuovo cortometraggio per Peppino Impastato
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