sabato 27/10/2012 – dalle ore 9,30 alle ore 14,00,- Un composito Gruppo di ‘missinisi, ha vissuto una bellissima esperienza di ‘conoscenza urbana. Dall’analisi dei vari interventi è risaltato un comune denominatore: l’importanza delle scelte di “ogni singolo cittadino” che concorre, insieme agli altri, ad indirizzare, preferibilmente in modo corretto e per il bene comune, le vicende umane, culturali e sociali di una intera comunità.
TREKKING URBANO – MESSINA
Un plauso iniziale e finale all’Associazione Legambiente dei Peloritani, in tutte le sue componenti, aderenti, soci, simpatizzanti e dirigenti. Un doppio plauso ai tre TREKKING Relatori, che con competenza e passione, ci hanno svelato le tante storie segrete che risiedono dietro un’architettura, un reperto geologico ed una sistemazione apparentemente naturale del verde pubblico.
Le tre GUIDE sono stati per la parte archeologica Antonino Malatino – per la parte architettonica e urbanistica l’arch. Carmelo Celona e per la parte del verde urbano l’agronomo dott. Saverio Tignino.
Tre, differenti, voci e stili, accomunati del grande amore che nutrono per la loro disciplina e per la città, che hanno saputo dispensare ai fortunati partecipanti capeggiati da Giovanni D’Arrigo (segretario LAP).
Il Timer è stato tenuto dall’ing. Enzo Colavecchio (dirigente Legambiente Sicilia), che ha scandito i tempi in modo da completare nel tempo previsto tutto l’itinerario. Ogni sosta è stata caratterizzata da un proficuo dialogo tra i partecipanti e le guide, che hanno consentito di approfondire diverse tematiche.
Molti i filmati e le foto effettuati durante il tragitto, vengono riportati un singolo intervento per ciascun relatore ma in YouTube -messina 1947- potrete trovare gli altri.
L’ITINERARIO in dettaglio
Il Percorso si è avviato dal Municipio, al cui interno si conservano, come in una teca, le tracce dell’antica Città Romana e medievale. Poi la visita dell’Area archeologica, messa in luce all’interno del cortile, e dell’Antiquarium degli scavi. (Antonino Malatino)
Dopo all’esterno siamo passati all’analisi della partitura architettonica della facciata di Palazzo Zanca, che prende il nome dal suo progettista, l’arch. panormita Antonio Zanca. Il singolare linguaggio dell’involucro architettonico del Municipio, sarà comparato con quello degli altri edifici pubblici di architettura umbertina (Galleria, Palazzo dei telefoni, Palazzo della Provincia) che occupano lo spazio urbano in cui si identifica il potere amministrativo della città. Constateremo l’estraneità del linguaggio di Zanca rispetto al linguaggio sabaudo, che, successivamente, verrà confrontato con l’architettura privata della ricostruzione, caratterizzata da un “eclettismo non allineato”, tale cioè da rimarcare un notevole distacco semantico, trovando solo alcuni punti di contatto nelle espressioni neo-manieriste. Istruttiva la ricostruzione storica della costruzione della Chiesa di S. Giovanni di Malta. (arch. Carmelo Celona)
Contemporaneamente abbiamo ascoltato, dall’agronomo Saverio Tignino, le vicende dell’impianto del verde urbano sia delle aiuole del Municipio e poi in prosecuzione del Corso Cavour, Piazzetta Teatro V. Emanuele, e del lo slargo contenente la fontana, che era sita sul Viale Boccetta, e dopo aver visitato la Chiesa di S. Giovanni di Malta con visita al museo degli argenti e alla tomba dell’abate Francesco Maurolico, , quella della Villa Mazzini, dove, dopo le considerazioni sull’interessante storia del verde urbano in quel sito, sul patrimonio di essenze arboree che vi trovano, si si è accesa una interessante discussione sulla scienza della statica delle piante e la loro capacità di ricercare e trovare poi una configurazione di equilibrio.
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