“WALKING TOGETHER”
27 28 ottobre 2012
a S. Maria di Pompei
* UN QUADRO PER L’UGANDA *
Il gruppo di volontari di Walking together ( 7 Veterani + 2 Matricole), si è recato, anche quest’anno, ( dal 09 al 23 Luglio) in Uganda.
Missione: portare concretamente segni di solidarietà e di continuità con i progetti di sostegno al disagio infantile.
Segni di solidarietà: vestiti, giochi, materiale scolastico, palloni, caramelle, cappellini, medicine, saponi, doni……
Progetti: Realizzazione di un pozzo nel Villaggio di Bataasa (Kampala-Uganda)…
Dal racconto del Gruppo capitanato da padre Andrea Cardile – postato il 20 agosto 2012
…Invece è tornato, inaspettatamente, nel nostro orizzonte un’altra parte del Nord Uganda, già da noi visitata in passato. Così abbiamo ricontattato ed aiutato l’orfanotrofio di LIRA (Baby House) ed abbiamo provveduto alla fornitura urgente di latte in polvere per bambini denutriti di MOROTO (KARAMOJA). Quest’ultima opera è stata realizzata in collaborazione con le Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta e una ONG di Belluno (ISP). Ci è stato proposto di finanziare, sempre per il distretto di MOROTO (una regione arida, montuosa, semidesertica, poverissima….) la preziosa ed indispensabile riparazione di un pozzo in avaria ed inoltre di finanziare la costruzione ex novo di un pozzo in un villaggio sorto in prossimità di un grande carcere governativo in una zona rurale e disagiata poco distante da GOSSACE (distretto di MUKONO). Per queste ultime due proposte dobbiamo urgentemente decidere in quanto è comprensibile come sia un fatto importante per la popolazione, necessario, validissimo ed economicamente impegnativo. Noi non abbiamo tale cifra anche se possiamo pregare, lavorare, inventare iniziative (cene di solidarietà, mercatini di Natale, tombolate…se vendiamo tantissimi calendari 2013 , candele, decorazioni varie, presepi di terracotta…)
” A tal proposito non è superfluo ricordare che possiamo contare sull’aiuto di tanti cari amici e che fino ad oggi le tante opere realizzate sono sempre state fatte con piccoli contributi raccolti tra amici, familiari…”