Roma – 3°_Anniversario-2009/2012 – “Un Laico che ha ‘trafficato i suoi talenti orientandoli verso il ‘Prossimo»

Si! Antonio, il prof.re Casile, docente e critico musicale, ha vissuto con straordinaria efficacia il suo essere Laico. Ne ha capito la forte valenza, nella economia della Chiesa, grazie alla pregressa esperienza all’interno dei percorsi di formazione religiosa. Poi, dopo l’incontro con Silvana, coniugando l’amore per la Famiglia, ha saputo forgiare una singolare personale modalità di contributo alla costruzione della “Chiesa con il grembiule”.

Per qualcuno, la parità di uomini, figli di Dio, va bene solo per le Omelie. Mentre, cuori umili ma colmi di discernimento, hanno apprezzato il suo innegabile contributo alla formazione dell’uomo nei vari campi della laicità e del volontariato, vero servizio di amore verso i fratelli più poveri – «San Luigi Orione -(Chino sulle necessità del Prossimo).»

Nota personale

«In un tempo di Corvi e Bertoniani difensori del potere mondano (san Raffaele – IOR, Gotti Tedeschi, e pur anche intimidazioni a umili e splendidi cardinali come Dionigi Tettamanzi), atteggiamenti che porrebbero, ” sic et sempliciter”, chiunque fuori dalla CHIESA. Atteggiamenti, per di più, da sempre stigmatizzati da PAPA Benedetto XVI°, non una ma diecine di volte con frasi, scritti ed encicliche. E’ cosa bella, proporVi  il ricordo di un semplice Laico, che ha vissuto la Fede sempre in Comunione con la Chiesa divenendo una “Piccola Pietra” nella Costruzione del Regno di Dio.

Alla relazione di Antonio sulla Parabola del “Samaritano buono” accostiamo l’illuminante commento di Sant’Agostino.

«Tutto il genere umano è quell’uomo che giaceva lungo la strada semivivo, abbandonato dai ladri. Il sacerdote ed il levita, passando lo disprezzarono, ma un samaritano di passaggio gli si accostò per curarlo e prestargli soccorso. Lontano da noi, immortale e giusto, egli discese fino a noi, che siamo mortali e peccatori, per diventare prossimo a noi.» «Il Signore è vicino non angustiatevi per nulla»

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