«… ricordare significa anche non rassegnarsi mai nella ricerca della verità»
In questo ricordo del 2022, mettiamo in rilievo la coincidenza della sovrapposizione di due tragedie quella di: Aldo Moro e quella di Giuseppe Impastato. Delle due notizie: la prima, il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro, oscurò la seconda,la perdita della vita nella notte tra l’8 e il 9 maggio di Giuseppe Impastato, vittima del suo presunto fallito attentato terroristico.
Da una parte abbiamo come protagonisti le Brigate Rosse che hanno detenuto Aldo Moro (Presidente della Democrazia Cristiana)per 55 giorni nella cosiddetta «prigione del popolo» ( era stato accusato dai terroristi di essere l’artefice della cosiddetta «strategia dell’attenzione» verso il Pci, per contrastare la «Strategia della Tensione»), dall’altra Cosa Nostra, che dopo aver ucciso «Peppino», ne imbottisce di tritolo il cadavere facendolo saltare sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani. (Era stato accusato di denunciare da «Radio Aut», gli affari dei criminali locali, in particolare quelli del boss Gaetano Badalamenti, ribattezzato «Tano Seduto», residente a 100 PASSI dalla sua casa a Cinisi.
San Paolo VI papa. Che scrisse un accorato appello e vero estimatore dei Laici, si rattristò fino alla morte per non aver potuto salvare il suo amico-fratello Aldo Moro.
Nel dicembre del 2004 è morta Felicia Bartolotta Impastato, la coraggiosa mamma di Peppino che sfidando omertà e paura denunciò i mafiosi del suo paese come i responsabili dell’uccisione del figlio.
La sua tenacia fu determinante nei lunghi anni di lotta per dare giustizia all’omicidio di Peppino e per tenerne sempre viva la memoria.
Mamma Felicia infranse quel retaggio culturale fatto di sottomissione,di silenzio e di delitto che chiama delitto. Aprì sempre con un sorriso la porta di casa a chiunque volesse ascoltare la sua testimonianza contro i terribili crimini della mafia di Cinisi, divenendo così una voce di speranza nella continuità dell’eredità morale e di lotta del figlio.
10anniblog «PEPPINO_IMPASTATO – ucciso dalla mafia a Cinisi nel 1978»
I POST dedicati a chi, da semplice laico …
ha saputo combattere la mafia con la forza delle idee
« Libertà Legalità Giustizia »
Cinisi – 09maggio2009 – «Ricordo di Peppino Impastato e della sua cara Mamma Felicia»
Cinisi – 09maggio2009 – «Ricordo di Peppino Impastato e della sua cara Mamma Felicia»
Messina – «La Scuola formatrice e promotrice di cultura sociale e valori ideali»
Messina – «La Scuola formatrice e promotrice di cultura sociale e valori ideali»
BLOG – Mese di maggio – «Mese della memoria dei Martiri uccisi dalla Mafia» – 01
BLOG – Mese di maggio – «Mese della memoria dei Martiri uccisi dalla Mafia» – 01
Il cambiamento è in atto! E’ un processo lungo, ma i giovani studenti messinesi si stanno riappropriando del gusto della partecipazione. Prima la manifestazione del 21 marzo, ed ora quella per ricordare Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978.
“Peppino uno di noi“, è un giovane che ha interpretato la sua vita in funzione della realizzazione dei comuni valori sociali ed umani. Non è arretrato davanti alle difficoltà ed è stato privato della sua vita mentre inseguiva il suo grande sogno. Dotato di grande sensibilità sociale, di maturità democratica e di un grande amore per la sua terra. Lui, figlio di un mafioso, con straordinario coraggio, è stato capace di opporsi allo strapotere di “Tano seduto”. Lo ha fatto utilizzando l’arma micidiale della satira. I suoi suggestivi e surreali racconti proclamati da Radio Aut, hanno saputo svelare molte più cose sui rapporti e sulla mentalità mafiosa, di celebrate Commissioni Antimafia .
Una manifestazione semplice e composta, con pochi ma incisivi slogan, potremmo quindi dire che: «è la presenza che fa la differenza». Striscioni indicavano la presenza dell’Istituto Nautico e dei vari Licei: Maurolico, Bisazza Archimede oltre ai giovani del Centro Impastato di Brolo. Erano presenti anche i lavoratori del Birrificio Messina, per testimoniare il loro disagio e la loro preoccupazione.
Diversi articoli sono stati scritti per tutti segnalo quello di un vero “Docente Educatore” che ha tratteggiato insieme la figura di Aldo Moro e quella di Peppino Impastato.
Ricordiamo anche le “formelle” poste nella via a lui Titolata a Bordonaro