Il giornale dei ragazzi dell’Associazione “ CASA DELLA COMUNITA’ SPERANZA “ di(TP) -Via dei Pescatori 10 – 91026 Mazara del Vallo – N. 12 – 25 Maggio 2019
Protagonisti Collaboratori:
- Giuseppe FERRO -Responsabile amministrativo
- Stefania LICARI – Coordinatrice delle Attività e responsabile della didattica
BLOG– Una grande gioia l’incontro con il “Cuore” della nostra Sicilia
«Mi piace molto trascorrere del tempo in associazione, tra i bambini e i ragazzi, tra i silenzi dello studio e le loro riflessioni, le risate e le domande, le fatiche e le condivisioni con gli adulti e tra di loro. Si respira un clima di fratellanza dove ognuno si sente a casa aprendo la porta dell’Associazione. Gli incontri, gli scambi, le attività che si fanno insieme hanno costruito legami importanti, rispetto, cura per l’altro e amicizie belle e profonde. Eppure coloro che si incontrano sono molto diversi, per lingua, cultura di origine, tradizioni familiari, esperienze, colore della pelle, religione. Non sarà forse questa diversità la ricchezza che ci fa stare insieme? Non sarà proprio la diversità a rendere unico questo luogo dove in tanti hanno desiderio di venire, di ricevere e di donare? Quest’anno molte attività che abbiamo svolto hanno incluso ragazzi, giovani e adulti molto diversi tra loro. Penso al laboratorio Fratelli di Sport insieme ad associazioni sportive della città, Casa di Toy per i più piccoli, Creativi.Lab per i giovani di provenienze e stili molto diversi. E poi tanti laboratori dove si sono vissute esperienze forti di condivisione costruendo legami fraterni. Quando varcano quella porta tutti si sentono a casa, in un luogo che appartiene a loro da sempre e me lo ricordano spesso, soprattutto i giovani che sono passati dall’associazione e ricordano la loro infanzia tra le mura della comunità. Sulle pareti dell’associazione abbiamo voluto anche inserire due maestri significativi, testimoni di fratellanza: Ahamad al Tayyib, Grande Imam di Al-Azhar la moschea-università del Cairo e Papa Francesco. Nel mese di marzo di quest’anno hanno firmato insieme il Documento sulla Fratellanza Umana, un testo condiviso rivolto ai propri fedeli musulmani e cristiani e al mondo intero per dare risposta ad un interrogativo profondo: “Come custodirci a vicenda nell’unica famiglia umana? Come alimentare una fratellanza non solo scritta e teorica ma concreta? Come far prevalere segni e gesti di inclusione dell’altro, di accoglienza, di ascolto vero? “Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani” (dal Doc. sulla Fratellanza umana). Mi piacerebbe tanto che la nostra Associazione, dedicata a chi cresce, e la nostra città di Mazara del Vallo che ha come peculiarità una convivenza pacifica tra popoli di origini diverse, potessero essere un piccolo faro tra le
sponde del Mediterraneo, esempio di cittadinanza universale, di valorizzazione reciproca delle proprie diversità per offrire alle generazioni che stanno fiorendo alla vita, un futuro di pace e di fratellanza possibile.» . Suor Alessandra Martin
COMUNICARE SPERANZA – Pagina 2 – La fratellanza
Mi sento accolto – Oggi, dopo 14 anni, racconterò la mia infanzia e spiegherò in particolare i sentimenti che ho provato quando ero più piccolo. Il 4 agosto 2005 sono nato a San Benedetto del Tronto.
Quando ero piccolo, non riflettevo sulle cose importanti della vita, era la mia famiglia che “trasmetteva” in me il valore della fratellanza. All’inizio per me la vita era facile e non avevo preoccupazioni; quando sono diventato grande pensavo di aver imparato tutto, ma mi sbagliavo perché adesso penso che c’è sempre da imparare. Frequentavo l’asilo, che era per me come una grande famiglia. Io e i miei amici eravamo tutti insieme e ancora dovevamo scoprire il mondo. Scherzavamo con la vita. Anche grazie a quest’e esperienza ho avuto un’infanzia fantastica. Quando avevo 7
anni mio padre ha deciso di farci trasferire in Tunisia, anche se lui è rimasto a San Benedetto del Tronto. Lo ha fatto perché voleva che in noi figli rimanessero fermi i valori dell’Islam, la cultura e le tradizioni del mio Paese: crescendo in Italia non sarebbe stata la stessa cosa. Abbiamo così potuto imparare la lingua araba in modo da non smarrire mai la strada. Ci sono state tante difficoltà con tutti questi traslochi, ma è stato soprattutto nel mio Paese che ho trovato la fratellanza. La parola fratellanza viene da fratello: è una relazione forte e lunga tra due persone che insieme contribuiscono alla costruzione della società. Quando sono andato in Tunisia, all’inizio non conoscevo nessuno, ma dopo un po’ ho scoperto il quartiere in cui vivevo. Qui ho trovato un popolo con tante belle tradizioni; mi hanno ricevuto con grande affetto come se ci conoscessimo da prima. Ho trovato tanti amici. Eravamo come una famiglia, condividevamo momenti di gioia e di tristezza. E dopo una lite si faceva pace per la vita. Dopo 8 anni mio padre però ha deciso di tornare in Italia perché la Tunisia era diventata un Paese corrotto con tanti problemi e molta delinquenza. Mio padre non trovava più lavoro. Sono venuto ad abitare qui a Mazara del Vallo: è una bella città, tranquilla, però ne sono rimasto un
po’ deluso perché mi aspettavo di più. Però ho trovato un posto in questa città dove mi sento accolto: è l’associazione Casa della Comunità Speranza, dove molte persone mi trattano bene. L’altra faccia di questa vita è che non trovi sempre qualcuno che ti da una mano quando hai bisogno. Qui a Mazara ci sono persone che mi prendono in giro perché non conosco bene la lingua. Questa non è fratellanza. A me questo non interessa perché ogni persona in questa vita ha un valore. Per fortuna qui ho trovato anche una persona che mi aiuta e mi incoraggia nello studio e in qualsiasi situazione, sfida tutte le difficoltà: lei è Suor Alessandra. Forse un giorno riderò di coloro che volevano distruggermi, ma continuerò la mia carriera e realizzerò tutti i miei sogni. – Houssem Ben Salem — 2° media
Siamo il futuro – La fratellanza non è solo un legame di parentela, ma riguarda anche i rapporti di amicizia. Noi frequentiamo la Casa della Comunità Speranza, dove ci rispettiamo e ci vogliamo bene come se appartenessimo tutti ad una grande famiglia. Questo affetto non resta solo tra le mura dell’associazione, ma va anche oltre. Infatti alcuni di noi studenti delle scuole superiori stiamo organizzando una gita a Favignana insieme ai nostri operatori. Noi ragazzi cerchiamo d’insegnare ai piccolini che frequentano l’associazione che vivere rispettandoci reciprocamente è un valore molto importante. Come disse Martin Luther King, “dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo come stolti”. Speriamo che nel futuro l’intera umanità possa accogliere il senso di fratellanza affinché si metta fine alle guerre e alle violenze. – Chaima Boussofara – Liceo Artistico – Aya Chatti – Istituto Tecnico Commerciale
Un sentimento che unisce tutti. – Frequento Casa della Comunità Speranza già da qualche anno.
La prima ad accogliermi è stata Suor Paola. Per circa 10 anno ho abitato in Puglia, poi mi sono trasferita in Sicilia a Mazara Del Vallo per motivi familiari. Non riuscivo a fare tutti i compiti che mi assegnavano a scuola perché non li capivo, e mia zia mi ha consigliato di frequentare questo centro. Mi è piaciuto subito e sono stata immediatamente coinvolta dalle persone e dall’ambiente . Ho cominciato a fare amicizia e poi col passare del tempo per me questo posto è diventato “casa”, proprio una seconda famiglia. Qui ho conosciuto la fratellanza, intesa non solo come amicizia, ma come sentimento che unisce tutti, grandi e piccoli, di ogni religione ed etnia. Vorrei ringraziare tutte le suore per averci dato tanto appoggio, ma soprattutto per averci insegnato che dobbiamo fare un primo passo verso “l’altro” perché di questi tempi è più facile discriminare che accettare. – Ritej Kacem – 3°media
Un amico può diventare un fratello – Scrivo di fratellanza o fraternità così come ne ho fatto esperienza nella mia vita. Ho vissuto molti casi di fratellanza ma non tutti sono da considerarsi di successo. Ho solo un fratello ma ho avuto e ho molti amici che ho conosciuto grazie al fatto che ho vissuto in diverse città tra l’Italia e la Tunisia. Tra esperienze negative e positive ho scoperto che un amico può diventare un fratello pur non avendo lo stesso sangue e non appartenendo alla stessa famiglia. Ogni essere umano è un fratello perché le persone sono simili tra loro nei pensieri, nei sentimenti e talvolta nelle azioni; non contano la forma, il colore, la nazionalità, la religione o la lingua. Ciò che è diverso in ognuno di noi è la mente, che è autodeterminazione. In fondo Dio ci ha creati dalla stessa terra. – Hassen Ben Salem
Io e i miei fratelli diversi – La fratellanza non è semplicemente un termine che indica il legame della parentela, ma va ben oltre. Nel pomeriggio frequento l’Associazione Casa della Comunità Speranza, vivo giorno per giorno momenti di fratellanza con i ragazzi e gli operatori. Con loro mi sento accolta come membro di una grande famiglia, non mi fanno sentire a disagio, riesco a parlare con molta disinvoltura dei miei problemi. Anche con gli operatori riesco ad avere un rapporto fraterno nonostante la differenza di età e insieme abbiamo un rapporto di fiducia reciproca. Mi piacerebbe vedere la fratellanza in tutti i contesti; purtroppo non è così perché assistiamo continuamente a brutte scene di violenza. Spero che in futuro tutti possano andate d’accordo e rispettarsi come fratelli. – Manar Boulabiar (Istituto tecnico Industriale)
Pagina 3 – La fratellanza
E’ un principio fondamentale- La fratellanza riguarda ogni ambito della nostra vita, compresa la sfera scolastica. Io non sono italiana e sono di religione musulmana, ma nonostante questo mi trovo bene a scuola, vado d’accordo con tutti, mi sento a casa perché non fanno distinzioni e vengo trattata come tutti gli altri miei compagni. Se, ad esempio, qualcuno festeggia un compleanno o organizza una serata in pizzeria, vengo invitata anch’io senza esitazione alcuna.
Ogni volta che ho bisogno di aiuto, i miei compagni sono sempre pronti a darmi una mano e non si rifiutano di ascoltare le mie esigenze. Tutti noi dovremmo adottare la fratellanza come principio fondamentale, bisognerebbe andare d’accordo con tutti. Purtroppo molto spesso assistiamo ad episodi di violenza. Noi ragazzi dovremmo far capire agli adulti che bisogna rispettarsi gli uni con gli altri. Ferzija Hasani (Istituto tecnico Industriale)
Con la pace un mondo migliore – Quando ero piccolo e avevo sei anni frequentavo la scuola araba di Mazara, e i miei compagni per me erano come fratelli. Quando mi sono trasferito nella scuola italiana sono iniziati i problemi: i miei compagni mi prendevano in giro e anche dalle maestre mi sentivo escluso perché loro credevano che io, non conoscendo bene l’italiano, non capissi nulla. Invece io capivo tutto! Da quando sono in prima media ho trovato nuovi amici al doposcuola, loro mi hanno fatto capire bene la fratellanza. A scuola mi trovo bene sia con i compagni che con i professori. A volte però vorrei cambiare i pensieri di alcuni di essi,
alcuni professori in classe ci hanno detto che sono a favore di Salvini, io invece no. Nouini Amin 1° media
Con la pace si vive meglio – Nella società in cui viviamo assistiamo frequentemente ad episodi violenti, di cronaca nera e di razzismo. Noi, pur essendo figli di persone immigrate, siamo riusciti ad instaurare rapporti di fratellanza con i nostri coetanei, che ci rispettano nel nostro essere “diversi” per cultura e religione. Ci rispettano come noi rispettiamo loro e viviamo momenti di gioia e condivisione anche al di fuori della scuola. Siamo diventati figli delle loro famiglie e loro fratelli al di là del legame di sangue. Vorremmo vedere altri nostri coetanei sperimentare il senso di fratellanza perché ci aiuta a vivere nel segno dell’amore reciproco. Mootez Ghoul – (Istituto tecnico Industriale) – Siouar Boussofara – (Istituto tecnico geometra)
.Sorellanza – Chi l’ ha detto che serve un legame di sangue per essere fratelli? Se lo si vuole veramente chiunque può avere un fratello. Più che di fratellanza io parlerei di “sorellanza”. Non è importante l’età o se si è diverse tra noi, l’importante è volersi bene e stare bene insieme. Io l’anno scorso ho conosciuto una magnifica persona, ha sei anni più di me ed è italiana. La prima cosa che ho notato di lei non era il colore della pelle o la nazionalità diversa dalla mia come fanno tutti gli altri, mi ha colpito il suo sorriso. E’ una ragazza dolcissima e nonostante la lontananza le voglio un mondo di bene. E’ questo il legame tra fratelli o sorelle, l’ importante è rispettarsi e condividere la sincerità e l’ amore. – Aya Mbirik, 3° media.
L’immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, in piedi e spazio al chiuso
Pagina 4 – La fratellanza
La fratellanza per me è amicizia. E’ un valore che s’impara dentro e fuori casa. E’ bello quando delle persone ti vogliono bene, e ti invitano a mangiare qualcosa insieme. Alice Hajrusi – 1° media
Il mondo è abitato da – tutti gli uomini, ai quali – è offerta una casa comune: Casa della Comunità Speranza. – Raja Rejeb – operatrice
Aiuta un fratello ad attraversate l’ostacolo e anche tu raggiungerai l’altra riva. – Wiam Ameur – 1° media
Quest’anno abbiamo fatto i giochi in palestra. Abbiamo giocato a calcio, a pallavolo , a hockey e ad ogni allenamento ci siamo divertiti tanto. Ho conosciuto pure altri bambini ed è stato bellissimo. Spero di continuare a giocare. Achoura Wassim -3° elementare
La fratellanza è un sentimento di pace e gentilezza. In Casa della Comunità Speranza tutti sono gentili con me: Habib che è tunisino come me, ma anche Stefania, Cristina, Patrizia, Matteo, Suor Alessandra e Giacomo sono gentili anche se non sono tunisini come me. –Sfar Aziz -1° media
Nella mia vita non avrei mai immaginato di vivere la fratellanza al di fuori della mia famiglia. Esprimere sentimenti fraterni verso persone estranee è veramente difficile, bisogna avere il dono della consapevolezza di trattare gli altri
alla pari di un proprio familiare. Mi hanno aiutato molto la fede, la preghiera e il vivere ogni giorno nella Casa della Comunità Speranza, che mi ha dato tante di quelle belle esperienze che non saprei da dove iniziare per raccontarle. Ho imparato a guardare il mondo con occhi nuovi, senza differenze di cultura, di provenienza o di religione. Mimma – Operatrice
La vera fratellanza – Fratellanza non significa solo essere dello stesso sangue, significa amarsi, volersi bene, aiutarsi a vicenda, condividere ciò che si ha. Il problema è che alcune persone non hanno capito il significato di questa parola, come ci dimostrano alcuni nostri politici che stanno provando a dividerci portando avanti vecchie teorie razziali. Io una volta ho letto una frase di Einstein: “Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana”. All’inizio non ho dato molta importanza a questa affermazione, ma poi, riflettendo mi sono ritrovata in queste parole perché io non sono né italiana né araba: io appartengo alla razza umana. Vi faccio un esempio di fratellanza: Casa della Comunità Speranza, dove nessuno è superiore all’altro, non esiste diversità, esiste solo ed esclusivamente unione, un arcobaleno di colori. Consiglio a chiunque voglia conoscere e vivere la fratellanza di venire in Casa della Comunità Speranza. –Esraa Knis – 3° media
Qui mi sento bene – La parola fratellanza è sinonimo di solidarietà e di amore verso gli altri, ma purtroppo oggi sta perdendo valore, sostituita da razzismo e sentimenti negativi. Ho conosciuto e vivo la fratellanza in Casa della Comunità
Speranza, un posto in cui si riuniscono tanti giovani che vengono supportati da diversi operatori nelle varie attività e laboratori, come recitazione, tornei di calcio, doposcuola, danza e tanto altro ancora. Qui viene insegnato ai bambini di diverse nazionalità ad avere fiducia nelle proprie capacità e a sentirsi accolti come in famiglia. Io qui mi sento bene perché ho fatto tante conoscenze, ho trovato ottimi amici e mi sento fratello di tutti. Spero tanto che gli uomini riescano a vincere il proprio egoismo facendo trionfare il sentimento della fratellanza, perché solo con l’aiuto reciproco si potrà costruire insieme un mondo migliore. Mohamend Boubaker – Istituto tecnico Industriale
Mondo = Casa = Fratellanza = Casa della Comunità Speranza – Enza – operatrice