Messina – «Un inno alla bellezza, alla visione dell’estasi che si promana dagli scritti del sommo poeta»

30 aprile 2019Sala audiovisivi Savio
Conversazioni Letterarie 4.0
con

Orazio Nastasi

” Dante : l’Amata “

Don Gianni Russo – Direttore SAVIO

Normalità – Magistrale “conversazione” del prof.re Orazio Nastasi. Dante è tutto nelle sue corde, Beatrice pure e Maria è l’incommensurabile protagonista della Salvezza dell’uomo. Ha fatto bene don Gianni Russo a chiedergli di poter proseguire almeno con un’altro appuntamento prima della sosta estiva.

Dibattito finale –  Un altro passo avanti nel ripristino della piena osservanza del valore della “creatura”  di Dio .

Pensiero  BLOG – Siamo tutti concordi  che Dio non fa nulla per caso. Ed è’ perfettamente vero! Dio, il sesto giorno,  crea l’UOMO una creatura perfettamente specchiata nella Trinità. Vuole un’interlocutore con il quale condividere il suo infinito futuro, lo chiama a collaborare non come mero esecutore ma come geniale artista.  In ausilio a questo piccolo umile e mite pensiero ci facciamo sostenere da san Gregorio Nazianzeno e da Genesi  1 e 2.

S.G.N – Dimostriamoci vicendevolmente l’amore di Dio” – «Riconosci l’originale della tua esistenza, del respiro, dell’intelligenza, della sapienza e, ciò che più conta, della conoscenza di Dio, della speranza del Regno dei cieli, dell’onore che condividi con gli angeli, della contemplazione della gloria, ora certo come in uno specchio e in maniera confusa, ma a suo tempo in modo più pieno e più puro. Riconosci, inoltre, che sei divenuto figlio di Dio, coerede di Cristo e, per usare un’immagine ardita, sei lo stesso Dio!
Donde e da chi vengono a te tante e tali prerogative? Se poi vogliamo parlare di doni più umili e comuni, chi ti permette di vedere la bellezza del cielo, il corso del sole, i cicli della luce, le miriadi di stelle e quell’armonia ed ordine che sempre si rinnovano meravigliosamente nel cosmo, rendendo festoso il creato come il suono di una cetra?
Chi ti concede la pioggia, la fertilità dei campi, il cibo, la gioia dell’arte, il luogo della tua dimora, le leggi, lo stato e, aggiungiamo, la vita di ogni giorno, l’amicizia e il piacere della tua parentela?

… Chi ti ha posto Signore e re di tutto ciò che è sulla terra? E, per soffermarci solo sulle cose più importanti, chiedo ancora: Chi ti fece dono di quelle caratteristiche tutte tue che ti assicurano la piena sovranità su qualsiasi essere vivente? Fu Dio. Ebbene, egli in cambio di tutto ciò che cosa ti chiede? L’amore. Richiede da te continuamente innanzitutto e soprattutto l’amore a lui e al prossimo.
L’amore verso gli altri egli lo esige al pari del primo. Si evince che 
“l’interlocutore di Dio è l’Uomo (genesi 1 – “maschio e femmina li creò)  ‘insieme come unicum”. In genesi 2  (Allora l’uomo disse: – “Questa volta essa – è carne dalla mia carne – e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta”. ‘ «…Questa idea trova già un’eco nella parola con cui Dio comunica la sua decisione d’amore sull’umanità: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile” (v. 18). L’uomo e la donna dovranno essere in rapporto di reciprocità come indicherebbe una traduzione più vicina al testo ebraico: “un aiuto di fronte”. Questa reciprocità si dovrà esprimere come sostegno l’uno per l’altro, dono vicendevole della stima, presenza e compagnia l’uno per l’altro.
E’ questo un mistero d’amore che può essere riconosciuto soltanto entrando in quel “torpore”, o meglio in quell’”estasi”, che prende la persona e la fa uscire dal ripiegamento su di sé per scoprire l’altro/a come portatore di mistero e di senso. Quando i due sono uno davanti all’altro, l’uomo innalza il suo inno nuziale, nel quale riconosce la donna come sua alleata e depositaria come lui del mistero dell’essere persona, solidale nell’esperienza del tempo e della fragilità e bellezza dell’esistenza concreta.

… noi invece tendiamo a parlarne in modo separato privilegiando la figura maschile. Significativo l’applauso nel riconoscimento generale che tanto c’è ancora da fare per cambiare la mentalità sociale e … religiosa.

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