Non capita spesso di ricevere un gratuito “regalo“, tanto più di ricevere una “perla”. Invece è accaduto qualche sera fa alla XXI Cena dei Rioni, a Piale di Villa S. Giovanni.
E’ stato un momento di intensa e autentica comunicazione, di ‘dialogo; una perfetta sintonia di pensieri che ha trovato certificazione dopo la lettura dei racconti e delle 28 poesie racchiuse in questo splendido libro di Graziella Tedesco.
«Adesso vi
racconto
una storia»
Ventiquattro brevissimi racconti. Ventiquattro turbamenti del cuore e della mente, Un mosaico palpitante della grandezza dell’uomo, delle sue fatiche e dei suoi sogni. Umanità intrisa della certezza della speranza del riconoscimento dei semplici gesti ricchi dell’eterna umanità prerogativa incancellabile di ogni uomo. Un “… a sua immagine e somiglianza” che garantisce nonostante le cadute le brutture le mentalità mafiose, che nulla può essere tolto alla dignità di ogni uomo.”
Ho vissuto e interpretato ogni racconto con una adesione totale, per sentire intimamente il gusto della sconfitta o della vittoria del bene.
«Era dolce nonna Angela e la sera quando mi rimboccava le coperte si sentiva ripetere sempre la stessa domanda: “Nonna mi racconti una storia?” Lei con un sorriso che sapeva di antico rispondeva recitando una filastrocca antichissima, antica come il mondo:
“C’era na vota c’era cu c’era, c’era nu surici nta lumeray u iattu iau mu pigghia e si brusciau mezza cavigghia”.
Io sorridevo, mi giravo dall’altra parte e mi addormentavo tranquilla perché sapevo che c’erano tre angeli custodi che vegliavano sulla mia vita: mia madre, mio padre e mia nonna Angela.
Graziella Tedesco-Adesso vi racconto una storia