martedì 15 maggio 2018 – Biblioteca Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Messina –
I pellegrini dell’assoluto
tra i segnali silenziosi e i molteplici indizi
8° Incontro
Enzo BIANCHI
“OGNI COSA
ALLA SUA STAGIONE”
padre Filippo Cucinotta OFM
Inizialmente padre Filippo ci dona una sua intima riflessione che puntualmente lo attanaglia nel momento sacrale della Comunione. Ogni volta che viene posta la “particola” nelle nostre mani Dio si fida della nostra libertà – la grande prerogativa che Dio ci ha dato di poterlo accogliere o di poterlo rifiutare – la Massima libertà
Il libro presenta diverse Chiavi di lettura – Cicerone diceva: io individuo quattro motivi per cui la vecchiaia sembra triste.
- Primo perché allontana dalla attività;
Secondo perchè indebolisce il corpo;
Terzo perchè nega quasi tutti i piaceri;
Quarto perchè non dista molto dalla morte;
Enzo Bianchi le fa sue e ne aggiunge una quinta
l’era della tecnica ha spiazzato e reso fuori luogo l’adagio che legava vecchiaia a sapienza e vedeva nell’anziano il depositario della memoria di una esperienza che lo rendeva elemento fondamentale nel gruppo sociale. Era un punto di riferimento-
Mancano gli anziani che accettano di esserlo. C’è differenza tra anziano e vecchio.
A tal proposito riporta la tesi del contemporaneo Karl Barth «Finchè era più giovane, l’uomo poteva ancora immaginarsi di essere lui stesso ad andare incontro al suo Signore. L’età deve diventare per lui l’occasione per scoprire che è il Signore che gli viene incontro per assumere il suo destino.
Non deve andare deve farsi trovare…
L’Affermazione di Enzo Bianchi
Questo libro è un viaggio – nel tempo – nella vita che scorre – nei giorni di un uomo – e in quelli delle stagioni.