PROGRAMMA
SABATO 21 OTTOBRE
ore 9.00 Accoglienza –
ore 10.00 Saluto, preghiera, introduzione
ore 10.30 Relazione sul tema del convegno Giuseppe Savagnone ( Direttore Ufficio Pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Palermo)
ore 11.30 Confronto
ore 12.30 Santa Messa presieduta da P. Tindaro Cocivera
ore 13.30 Pranzo
ore 15.30 Gruppi di lavoro per progettare insieme nella dimensione: privata, familiare, sociale, politica, internazionale. A conclusione restituzione lavori.
ore 19.30 Vespri
ore 20.00 Cena
ore 21.30 Dopo cena serata in amicizia
DOMENICA 22 OTTOBRE
ore 8.00 Colazione
ore 9.00 Lodi
ore 9.30 “Le gioie e le ferite delle famiglie. il cap. VIII di Amoris Laetitia di Papa Francesco” – Relatore Maurizio Aliotta Docente di Storia della teologia morale e ili teologia del matrimonio e della famiglia Studio Teologico S. Paolo di Catania
Confronto
ore 12.00 Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Giovanni Accolla Arcivescovo di Messa-Lipari Santa Lucia del Mela
ore 13.30 Pranzo e conclusione
All’interno dell’Hotel esposizione di riviste. libri, documentazione delle diverse aggregazioni laicali
per informazioni e contatti – Sito web www.coiuultaIaici.mcssina.it Indirizzo e-mail consultalaicimcsMnay hotniail.il
La fede cristiana non è “faccenda da conventicola” (Pannenberg); eppure, di fronte ai gravissimi problemi che affliggono l’umanità (fame, guerre, povertà, immigrazione, squilibri ambientali, malattie, analfabetismo) tendiamo a rinchiuderci nel privato, come se volessimo allontanarci dai “luoghi” più tragici dell’esistenza umana. La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali ha dedicato due momenti (8 novembre 2015: “Abitare la città da cristiani nello spirito del Concilio Vaticano II” e 22-23 ottobre 2016: “Come lievito nella città per generare processi di cambiamento”) per richiamare i cattolici messinesi all’impegno nella città (senza ridurre lo sguardo ai confini locali). Adesso, con questo terzo convegno, vuole sottolineare con maggiore forza che l’orizzonte del cristiano è rappresentato dall’intera famiglia umana e da tutto il creato. Ciò che accade in Siria, nel Mediterraneo, o altrove, deve entrare di più non solo nelle nostre preghiere, ma anche nella nostre azioni di credenti, La preghiera cristiana non è intatti un farmaco per sedare le nostre ansie, ma un mezzo potente per uscire dal narcisismo individuale e di gruppo (anche ecclesiale!) e spingerci all’azione, oltre i soliti schemi del passato. Un problema serio è costituito dal clericalismo, di cui più volte, come Consulta, abbiamo parlato per denunciarne la gravità e richiamare l’attenzione su di esso, anche perché oggi assume spesso forme più sottili, ma non meno pericolose, come quando, per esempio, si vuole identificare l’immagine del laico impegnato con quella dell’operatore pastorale… A proposito del clericalismo Papa Francesco ha scritto: “questo atteggiamento non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente. Il clericalismo porta a una omologazione del laicato; trattandolo come ‘mandatario’ limita le diverse iniziative e sforzi e, oserei dire, le audacie necessarie per poter portare la Buona Novella del Vangelo a tutti gli ambiti dell’attività sociale e soprattutto politica. Il clericalismo, lungi dal dare impulso ai diversi contributi e proposte, va spegnendo poco a poco il fuoco profetico di cui l’intera Chiesa è chiamata a rendere testimonianza nel cuore dei suoi popoli”… “dobbiamo pertanto riconoscere che il laico per la sua realtà, per la sua identità, perché immerso nel cuore della vita sociale, pubblica e politica, perché partecipe di forme culturali che si generano costantemente, ha bisogno di nuove forme di organizzazione e di celebrazione della fede”. E appunto sperimentare “nuove forme di organizzazione e di celebrazione della fede” è quanto vogliamo cominciare a fare da laici cristiani con questo Convegno.