San Lorenzo (RC) – «Le tradizioni … memoria … radici … identità : i valori delle cose semplici che ci portiamo nel cuore»

23 settembre 2017 Circolo del Cinema “Il pettirosso” – San Lorenzo (RC)

Presentato il libro di Maria Antonietta LIUZZO

MADONNA  della CAPPELLA

Il Circolo “Il pettirosso” ha suggellato le sue attività annuali con un incontro in cui  è stato fortemente ribadito chela tradizione vive se rappresenta quello che noi siamo, i valori umani e spirituali che ci portiamo dentro, la capacità di tramandare radici ed identità.

Questo prologo di América Liuzzo, animatrice e conduttrice, ha ristabilito le coordinate entro le quali muoversi in perfetta aderenza con i valori universali della fraternità e dell’accoglienza. In questo solco ben si inserisce il magistrale contributo di Don Domenico Nucara che con la sua relazione “Il valore del culto della Vergine Madre di Dio e la sua rappresentazione iconografica. Una lettura teologica” ha fatto gustare la bellezza della tradizione delle Icone “Immagine di ciò che non si vede”, con una sequenza di argomentazioni storiche mitologiche  approdate poi al versante teologico che rischiara la figura di Maria di Nazaret – nel culto di “Vergine Madre di Dio” – patrimonio condiviso da tutte le Chiese cristiane.

Genuinamente toccante il saluto del Sindaco Bernardo Russo. Orgoglioso di questa realtà laurentina di cui le donne sono le principali protagoniste. 

SAN LORENZO - Circolo del Cinema "IL PETTIROSSO" - presentazione libro M.A. LIUZZO

L’autrice ha evidenziato che la genesi di questo libro è nata dalla voglia a distanza di tanti anni di approfondire il tema delle Icone bizantine, tradizione conservata nel tempo ma mai approfondita. Concetti ribaditi nella II di copertina che integralmente riportiamo:

«Il presente saggio tende a valorizzare e dare risalto a uno dei tanti e numerosi “tesori” artistico-culturali della terra di calabria, ma soprattutto a far conoscere un capolavoro medievale che ancora oggi è quasi sconosciuto sia ai locali, che al mondo dell’arte.

Attraverso un’analisi storico-geografica, in particolare artistica, si gratifica una terra che spesso è ricordata e citata negativamente, a volte volutamente dimenticata.

Questo volume è un piccolo presente di storia, di tradizione di fede, elementi di cui è ricca la Calabria Meridionale ma soprattutto è un frammento della cultura dell’autrice, un risalire alle sue radici, a un pezzo della sua identità.

Il finale è stato allietato dal suono della Zampogna, del tamburello e del triangolo cornice alla degustazione di manicaretti dolci  e tanto altro condiviso così come la squisita accoglienza ed ospitalità che abbiamo ricevuto. Una nota particolare per Carmelo, giovane costruttore insieme al padre della LIRA CALABRESE strumento musicale tra i più antichi della Calabria.


 

 

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