14 gennaio 2017 – Palacultura – In quasi concomitanza con la celebrazione della 103ª Giornata Mondiale e dei Rifugiati, l’Assessorato alle Politiche Sociali di Messina, ‘guidato, con amichevole fermezza, dalla dott.ssa Nina Santisi, ha voluto promuovere un vero incontro di Rete con gli operatori SPRAR dell’Area metropolitana.
Il punto di riferimento dell’incontro è stata la dott.ssa Maria Elena Calabrese, del Servizio Centrale – ANCI, tutor e riferimento per i comuni della regione Sicilia Operatori SPRAR di Barcellona P.G., Capo d’Orlando, Castroreale, Milazzo, Messina, Montalbano Elicona, Rodì Milici. Oltre ad un approfondimento delle tematiche comuni a tutti gli Operatori, ha illustrato le non semplici modalità che portano ad avere tempi, alvolta lunghissimi, tra la data della richiesta e quella dell’accoglimento.
Dopo il saluto di benvenuto, l’Assessore Santisi ha sottolineato che “la giornata intende raccontare il sistema SPRAR come best practice, nel panorama europeo e promuovere anche un focus nell’accoglienza di migranti vulnerabili, per cui recentemente la città ha visto accreditarsi 71 posti. Tale iniziativa è anche momento propizio, per costruire un network tra le diverse strutture con un coordinamento cittadino della città metropolitana”. Infatti i progetti territoriali dello SPRAR sono caratterizzati da un protagonismo attivo, ideati e attuati a livello locale con la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio, per rafforzare una cultura dell’accoglienza e favorire la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari, con particolare attenzione per i Minori vulnerabili.
Hanno raccontato la loro singolare e nello stesso tempo comune esperienza i responsabili e gli operatori delle strutture non solo della città, ma del territorio metropolitano: Maria Maugeri Saccà, Salvo Gulletta, Andrea Minotta, Ciccio Giunta, Lucia Isgrò, Pietro Di Pietro, Gaetano Costanzo. Un sincero moto di solidarietà ed empatia è scattato nell’uditorio, all’ascolto delle voci delle due giovani donne, che vincendo una certa ritrosia, hanno affrontato il microfono, che ringraziavano gli Operatori con brevi frasi intinte di commozione. Più spigliato il giovane ingegnere della Costa d’Avorio, che sovvertendo le iniziali aspirazioni di inserirsi in altro Paese europeo, ha optato per rimanere nel posto dove ha ricevuto la migliore accoglienza che avrebbe potuto desiderare. Ho voluto stringergli forte la mano, con tutto il senso di solidarietà, per augurargli di poter esercitare, in un futuro non troppo lontano, l’attività di ingegnere informatico …
Gli interventi sono stati genuini e veri, senza nascondimenti delle dure realtà che assillano ogni giorno dei Centri, ma tutti gli attori hanno proclamato la ferrea volontà di proseguire in questa percorso che si ritiene sia la strada maestra del vivere civile. Solo un intervento, si è posto oltre questo più che apprezzabile clima, trattando un condivisibile argomento qual’è il proseguimento delle Procedure per i Giovani che diventano maggiorenni, in una personale disputa.
Tutti si sono augurati che questo Focus non rimanga isolato e che a tempo opportuno possa diventare una prassi lo scambio di dati informativi e formativi a garanzia di una trasparente cammino comune che tuteli i fruitori dei Servizi e la Collettività.
“Il convegno, che sarà aperto a tutta la città, vuole costituire l’opportunità per i partecipanti, di poter avere un focus sulla rete degli enti locali che realizzano progetti di accoglienza integrata con il supporto delle realtà del terzo settore, attraverso interventi che superando la sola offerta di vitto e alloggi, garantiscono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento e la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico”.
“Le caratteristiche principali del Sistema di protezione sono il carattere pubblico delle risorse, la volontarietà dei comuni nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza, il decentramento degli interventi di accoglienza integrata, le sinergie avviate sul territorio, la promozione e lo sviluppo di reti locali”.
“Il Sistema è coordinato dal Servizio Centrale istituito dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno e affidato all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che, a sua volta, per l’attuazione delle attività, si avvale del supporto operativo della Fondazione Cittalia”.
“Il Servizio Centrale svolge il suo ruolo di consulenza, cura la formazione e l’aggiornamento degli operatori e in una logica di scambio tra centro e periferia, opera affinché le esperienze dei territori diventino patrimonio comune e i servizi offerti garantiscano standard di qualità”.