PARROCCHIA S. PIETRO APOSTOLO – Omaggio alla Comunità di Ucria –

Alla “Scoperta” delle belle realtà della nostra Provincia Messinese. Questo “Omaggio” è Dedicato in modo speciale a chi avendo nel cuore Ucria, per qualsiasi motivo ne è lontano ed ha piacere di sapere come si svolga la vita nel luogo di origine.

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Questo è il sentimento che sicuramente sprona Padre Carmelo Catalano, Parroco della Chiesa S. Pietro Apostolo di Ucria, a non far mancare a nessuno, anche ai lontani,  un segno di attenzione e di incoraggiamento. 

In tal senso vengono riportate le note sul Comune di Ucria, la lettera pastorale del Vescovo mons. Ignazio Zambito (Diocesi di Patti), e  il calendario delle manifestazioni di Marzo 2009.

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Note estratte dal sito Diocesano

Procedendo sulla statale 116 verso l’interno, con lo sguardo che si perde tra valli e lussureggianti vegetazioni di castagneti e noccioleti, si arriva ad Ucria, situata a 710 metri sul livello del mare. L’abitato è in declivio sulla vallata sinistra della fiumara di Sinagra. Qui diversi ordini religiosi, tra cui i Domenicani, i Minori Conventuali e le Benedettine, lasciarono significative tracce di religiosità. Continua…

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Nel 1739 vi nacque Michelangelo Aurifici, che entrato nell’ordine dei Minori, prese il nome di Padre Bernardino, uno dei più illustri scienziati del secolo, fondatore dell’Orto Botanico di Palermo e autore di apprezzate pubblicazioni. Numerose Chiese rinascimentali costellavano questo antico luogo.
Ne è testimonianza la bella Chiesa Madre, a tre navate, con luminose e possenti colonne marmoree, dal prezioso portale in pietra arenaria, lavorata sapientemente dagli scalpellini locali.

  All’interno, tra opere d’arte di grande valore, tra cui sono da ammirare gli altari barocchi in legno intagliato e con cromie in oro, è una “Madonna della Scala”, di bottega gaginiana, dolce nel volto, raffinata nei decori.
Nella parte bassa dell’abitato è la Chiesa dell’Annunziata, che conserva il gruppo marmoreo dell’Annunciazione, del XVI secolo, attribuito ad Antonio Gagini.
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 madonna-del-caginiDa Ucria la statale è tutta in salita ed anche qui ci si specchia in boschi di castagni e di noccioleti immensi ed incontaminati. Attraggono le caratteristiche costruzioni dei pastori e i resti arenari risalenti al periodo neolitico, di cui è superbo gioiello la Rocca di San Marco, dall’originalissimo ricamo, risultato dell’azione erosiva delle acque.

 

 

 

 

 

«Pregare in Gesù e pregare»
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