Massa San Nicola
una perla tra le ginestre
2ª – Massa San Nicola una perla tra le ginestre – Calendario 2006
Riscopriamo attraverso il lavoro svolto dagli alunni della classe II C con la collaborazione degli allievi dell’I.T.G. “Minutoli”, il tributo alla riscoperta e alla rinascita di uno spaccato di storia messinese, …perché ciascuno di noi possa gelosamente custodire e valorizzare quel patrimonio culturale dentro il quale affondano le nostre radici. Il tutto è stato realizzato e rappresentato sotto forma di Calendario
Scuola Media Statale “Don Orione ” 3° Istituto Comprensivo – Messina Istituto Superiore ” G. Minutoli ” Sezione Geometri – Messina – ATO ME 3 S.p.A.
I primi tre mesi – Gennaio Febbraio e Marzo 2006 – I secondi tre mesi – Aprile Maggio e Giugno 2006
L’abbondanza di agrumeti alimentava l’industria estrattiva dell’alcool e del succo di agrumi.
Questo singolare processo era praticato nel “frappitu du spiritu” e occupava numerose persone del luogo. Con uno speciale cucchiaino”u rasteddu“, si svuotavano gli agrumi della polpa e con una particolare spugna “marina” si assorbiva l’alcool che veniva versato in appositi recipienti. Successivamente veniva confezionato in bottigliette di vetro . pronto per affrontare il mercato.
La polpa estratta dagli agrumi invece, veniva strizzata per mezzo di una rudimentale “pressa” : si ricavava un abbondante succo che veniva raccolto e conservato in barili di legno.
I proverbi del mese:
L’accattari ‘nsigna a vinniri / E lu guadagnari a spénniri
Aprili no luvari e no mittiri.
La ricetta del mese: Limoncello
Ingredienti: 5 verdelli- ‘/2 litro di alcool a 90°- ‘/2 g. di zafferano- ‘/2 Kg di zucchero- ‘/2 di acqua
Preparazione: Macerare la buccia sottilissima dei verdelli nell’alcool con lo zafferano. Dopo 3-4 giorni preparare a caldo uno sciroppo di acqua e lo zucchero lasciare raffreddare e aggiungere l’alcool dopo averlo filtrato. Imbottigliare il limoncello e conservarlo in luogo fresco fino al momento di utilizzarlo.
MAGGIO 2006
Il “Massolo ” oltre ad occuparsi del lavoro dei campi era solito allevare animali per uso domestico. Le famiglie più agiate possedevano anche la “vacca” che costituiva un patrimonio, oltre che una cospicua rendita giornaliera per via del latte prodotto e che veniva venduto, anche all’interno del paese.
Anche l’asino era una costante in tutte le famiglie in quanto utilizzato come animale da soma o da traino; era anche un silenzioso e paziente compagno durante la giornata lavorativa del contadino.
Nesci, nesci suli, suli, nesci nesci cu splennuri, / pi Iu santu Salvatori, pi li nostri picciriddi. chi non hannu chi manciari; Nesci, nesci suli, suli, nesci. Nesci, pi travagghiari. Nesci, nesci suli, suli, pi Iu santu Salvatori; jetta un pugno di denari: arrìcria li cristiani; jetta un pugno di nuciddi: arrìcria li picciriddi; jetta un pugno di fumeri: arrìcria li cavaleri.
I proverbi del mese:
U sceccu chi mancia ficara si leva u viziu quannu mori. -/- I boi chi conna e l’omu ca parola. -/- Cavaddu di carrettu. Picca dura
La ricetta del mese: Spezzatino con patate
Ingredienti: 1 kg Di carne di manzo; 1 cipolla; 2 spicchi d’aglio; 5OO g.di patate: brodo di carne: prezzemolo: sale: pepe.
Preparazione: Tagliare a pezzi la carne e rosolarla in un tegame con la cipolla e l’aglio affettati. Unire le patate pelate e tagliate a pezzi, sale, pepe e brodo di carne fino a coprire tutto. Far cuocere a tegame coperto e a fuoco basso e a fine cottura, unire il prezzemolo.
Le donne “ Massote ” erano maestre nell’arte di lavorare ” a tila ” che veniva tessuta “o tilaru ”
La figlia “femmina ” sin da bambina veniva addestrata all’uso della spola e del telaio e tesseva teli scuri e grezzi che dovevano servire anche per preparare il corredo.
Durante l’estate la tela veniva “curata ” cioè sbiancata per mezzo di una serie di ammolli. di ripetute esposizioni al sole, di insaponature, e di risciacqui nelle acque del torrente .
Nel mese di giugno, le Masse assumevano e assumono un aspetto particolare. Si rivestono di delicati colori: verde, giallo e arancione dalle tonalità più varie. Per l’aria si spande un delicato profumo che fa pregustare il dolce sapore del frutto tipico di questo territorio: l’albicocca.
I proverbi del mese: A figghia ‘nta fascia e a doti ‘nta cascia -/- La gilusia è la camula di l’amuri
La ricetta del mese: Crostata di albicocche
Ingredienti: 300g. dì farina- 150g di zucchero- 100 g burro 1/2 di albi- cocche- 2 uova intere- ‘/: bustina di lievito bertolini- I bustina di tortagel Cammeo bianca
Preparazione: Impastare ed ammassare Imburrare una teglia e mettere uno strato sottile di pasta facendolo salire sui bordi. Dividere le albicocche in due e distribuirle sulla pasta a ruota Infornare a 180° A cottura ultimata, preparare la gelatina sciogliendo 200 g di acqua e 5O g. di liquore. 4 cucchiai di zucchero, il Tortagel. Fare bollire per .i minuti sempre girando Dopo aver spento il gas continuare a girare finché la gelatina diventa limpida. Versare sulla torta e lasciare raffreddare.