Messina – «1/10/2009>1/10/2012- Giampilieri Sup. _ Briga _ Scaletta Zanclea – facciamo la Memoria dei nostri cari concittadini vittime innocenti dell’alluvione del 1° ottobre 2009»
«Ancora oggi ottobre 2012, dobbiamo ribadire con forza e rammaricarci per la ‘tiepida partecipazione nazionale, dovuta in massima parte alle insipienti proclami di bertolaso, massimo esponente della Protezione civile, che bollò l’evento come frutto dell’abusivismo edilizio. Vi risparmio il resto che ben conoscete, compresa la ‘comparsa in Duomo del ‘ceronato.»
Ecco il mio commento, ad un articolo di un giornale online di Messina. (scritto da Carlo Franciò, novembre 02, 2009)
-Guai ai messinesi se non ci fossero i messinesi-
Ho parafrasato “Guai ai poveri se non ci fossero i poveri” – Se non c’è la vetrina mediatica, i ‘politici si tengono lontani, non hanno nessun interesse a sporcarsi le mani per la povera gente. E’ triste dirlo ma siamo in serie D e non solo nel calcio, nonostante, tutti siano amici di tutti e anche dello stesso ‘colore politico. Poi si scopre che in questa città apatica in superficie, ci sono splendide piccole realtà associative e non, che alimentano il processo di civiltà con il Cuore aperto alla solidarietà. Non solo ai vicini ma anche e specialmente ai lontani. Nel BLOG http;//www.carlofrancio.net, cerco di dare risalto e continuità a questi piccoli accadimenti messinesi, mettendo in luce l’energie positive di tantissimi giovani di età e di cuore che popolano questa città. E’ vero la Piazza era vuota ma la ‘Matrice ci ha accolti con una splendida luce, era la Luce dei Nostri morti che si univa a quella delle nostre fiaccole. Con simpatia per l’articolo e l’articolista. Carlo Franciò
In Onore di tutte le Vittime, ricordiamo:
I Fratellini di 3 e 7 anni, FRANCESCO e LORENZO e la loro Mamma e poi – SIMONE Neri 29 anni e l’ing. LUIGI Costa 40 anni – che da eroi hanno salvato altre vite. E poi AGNESE Falgetano unica vittima di Briga
Testimonianza del papà di LUIGI Costa
20/febbraio/2010- «In ultimo, abbiamo rivissuto l’esperienza dolorosissima del Dott.re Costa. Un padre, che ha raccontato l’abnegazione e la morte di suo figlio Ing. Luigi Costa e dello strazio del fratello Ing. Aurelio Costa che solo dopo cinque giorni, lavorando gomito a gomito con i vigili del fuoco di Catania riusciva a trovare il corpo del fratello sepolto sotto le macerie a Scaletta Zanclea nella fatidica data del 1° Ottobre del 2009. L’ing. Enzo Colavecchio ha poi riferito che l’Ordine degli Ingegneri ha subito tributato onore a questo giovane collega e per ricordarlo ha Istituito la Borsa di Studio “Ing. Luigi Costa”, a favore degli allievi Ingegneri civili.»
«Simone Neri, “l’eroe per caso” di Giampilieri.»
dal ricordo dell’arch. Lilly Zaccone su Facebook
«Messina, 15 ottobre 1979 – Messina, 1º ottobre 2009. Simone Neri, “l’eroe per caso” di Giampilieri. E’ morto sotto al fango dopo aver salvato otto persone.
Simone Neri era un ragazzo di 28 anni che viveva a Giampilieri in provincia di Messina. Simone sognava come tutti di farsi presto una famiglia: era Sottocapo di prima classe in Marina e viene ricordato come un ragazzo per bene: ricordato perché ora non c’è più essendo morto sotto al fango.
Simone è diventato un “eroe per caso”: si era salvato dalla valanga salendo sul tetto di casa da cui era ridisceso solo per aiutare la gente che era rimasta intrappolata nel fango. Il primo era un vicino che urlava disperato sotto le macerie della sua casa crollata, poi una donna anch’essa intrappolata che è stata presa in braccio e portata in salvo sopra il tetto sicuro.
Simone Neri è andato ad aiutare la gente per ben otto volte; poi alle 21.00 ha telefonato per l’ultima volta alla sua ragazza per dirle «c’è un bambino che piange, vado a salvarlo. Qualsiasi cosa succeda, ricordati che ti amo». Questa volta però Simone non è più tornato.«Per non dimenticare Simone Neri» Medaglia d’oro al valore civile
1 ottobre 2011»
Giampilieri -Scuola Media “SIMONE NERI” –Giampilieri Superiore – Scaletta Zanclea – Briga
NOTA BLOG – 1 ottobre 2016 – Siamo al 7° anniversario – Vogliamo ricordare questi nostri fratelli Vittime ed Eroi illuminando le loro azioni alla luce del brano autobiografico di S. Teresa di Gesù Bambino “…Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunciato il Vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l’amore abbraccia in sè tutte le vocazioni, che l’amore è tutto, che si estende a tutti i tempi e a tutti i luoghi , in una parola , che l’amore è eterno“. (II U.L.). GRAZIE!