Il programma che quest’anno il Planetario provinciale Pythagoras offre alla cittadinanza è particolarmente ricco di eventi.
Accanto agli incontri con i bambini che per una notte si trasformano in “guide del Cielo”, alla “Befana Astronomica” (tombolata scientifica, con ricchi premi), troviamo il teatro, la musica, le conferenze, le serate osservative.
Il perno del programma è il Solstizio d’Inverno che quest’anno cade il 21 dicembre, alle ore 11,11 TU (ore 12,12 TMEC). Il Solstizio d’Inverno segna il momento in cui il Sole, nel suo percorso apparente lungo l’eclittica, termina la fase di discesa, e pertanto raggiunge il punto più basso nel cielo.
Il Sole raggiungerà al mezzogiorno la sua minima altezza nel cielo, che varierà in funzione della latitudine. C’è un motivo in più per rendere intrigante il Solstizio d’Inverno di quest’anno: il 21.12.2012 della nostra era, misurata dal calendario gregoriano, si interrompe il calendario dei Maya che profetizzano in questa data la fine del mondo.
Ed allora dal programma non si poteva escludere il dibattito su questa profezia.
La domanda di fondo è: perché la fine del mondo è così radicata nel nostro immaginario, al punto che basta il richiamo di una profezia o una diceria fantascientifica per riempire le pagine dei giornali? Perché l’idea della fine del mondo popola in modo così pervasivo tutti i generi letterari, il teatro, la mitologia? Quali sono gli eventi, secondo la scienza, che possono determinare la fine del mondo?
La corretta diffusione della cultura scientifica contribuisce alla crescita culturale del Paese e costituisce uno dei presupposti per il pieno esercizio dei diritti democratici dei cittadini, questo implica una solida cultura scientifica di base.
Con questo spirito, il Planetario Provinciale Pythagoras, consapevole del ruolo che svolge all’interno della Regione, della Provincia e della Città ha approntato il seguente programma a cui la cittadinanza tutta è invitata a partecipare.